14 novembre 2003 – NAPOLI
Nunzia Castellano, di Napoli, viene uccisa il 14 novembre 2003 a soli 31 anni. Dopo lunghi e tormentati cinque anni di relazione con Luca Carafa, la ragazza decide di troncare il rapporto. L’ex fidanzato non si dà pace, non accetta la fine della sua storia d’amore e per questo motivo, colto dalla cieca follia, uccide, a colpi di coltello Nunzia. Mentre la donna si dirige a ballare con le amiche, Carafa la segue con l’auto, in un desolato vialetto privato del quartiere residenziale di Posillipo. Qui la tragedia: Luca Carafa brandisce un coltello a serramanico, sferra diverse coltellate recidendo la carotide. Nunzia muore.
14 novembre 1996 – Sant’Anastasia (NA)
Luigia Esposito fu trovata senza vita a Sant’ Anastasia il 14 novembre 1996. I killer avevano infierito sul suo corpo con 23 coltellate. La ragazza era tossicodipendente e in quell’ambiente furono indirizzate le prime indagini. Secondo quanto riferito dal pentito Amen, invece, le cose erano andate in tutt’ altra maniera. La ragazza era stata uccisa perché alcuni giorni prima aveva assistito all’ omicidio di Ciro Rispoli, commesso nell’ambito di una faida fra clan della zona orientale di Napoli. Nel gennaio 2009 il boss Angelo Cuccaro venne condannato all’ergastolo quale mandante dell’omicidio di Luigia Esposito.
14 novembre 2010 – Monte di Procida (Pozzuoli – NA)
La piccola Sofia, 54 mesi, viene affidata per una sera dai genitori, Francesca Spinelli e Fausto Muccillo, alla nonna materna. In casa c’è anche lo zio Antonio Raffaele Spinelli, 29 anni, affetto da disturbi psichici, per i quali era stato in cura presso il centro di igiene mentale di Pozzuoli, e cocainomane. L’uomo prende in braccio la bambina che inizia a piangere, l’anziana madre gli chiede di riconsegnarle Sofia ma Antonio si rifiuta. Scaraventa la donna a terra e, preso un coltello da cucina, sgozza la bambina uccidendola sul colpo.